Innocentini, jolly del centrocampo: ‘Dopo il settore giovanile cerco il salto di qualità’

 

Filippo Innocentini è un giovane di belle speranze. Arriva nella rosa della prima squadra del Gabicce Gradara dal settore giovanile del Rimini Calcio: si tratta di un centrocampista della classe 2001 nativo di Riccione, cresciuto nel Riccione Calcio e poi approdato al San Lorenzo dove è rimasto per due stagioni, altrettante al Morciano prima di finire al club biancorosso romagnolo dove ha vestito le maglie delle squadre Giovanissimi, Allievi e Berretti, squadre allenate da Giordano Cinquetti.
Innocentini, le sue caratteristiche tecniche?
“Sono un centrocampista centrale, ho giocato da regista davanti alla difesa dettando i tempi dell’azione oppure da mezzala. In quest’ultimo ruolo, sfruttando gli inserimenti, sono riuscito a segnare due, tre gol. Nella Berretti, nell’ultimo campionato in cui ho sempre giocato, il mio compito era più di pretezione della difesa”.
Innocentini giudica Innocentini.
“Mi piace giocare la palla, cercare il fraseggio, in partita cerco di avere la migliore visione del gioco per cercare la giocata più efficace. Uso il piede destro più del sinistro. Su cosa devo insistere di più? Devo curare l’elevazione anche se nel colpo di testa me la cavo e lavorare sulla struttura fisica”.
Che differenze si aspetta dalla Berretti al campionato di Promozione?
“Sicuramente crescerà l’aspetto del temperamento, si alzerà l’asticella dell’aspetto agonistico in particolare nel girone marchigiano, ma io sono pronto: sono alto 1,77, se c’è da battagliare non mi tiro indietro. Non sono uno che ha paura”.
Che cosa rappresenta il calcio per Innocentini?
“All’inizio era un hobby il calcio, poi è diventato un impegno sempre più costante che accompagna i miei studi: frequento l’istituto Alberghiero Savioli di Riccione. Cerco di andare avanti il più possibile mettendoci massimo impegno e dedizione, poi si vedrà. Questa del Gabicce Gradara è una bella opportunità da sfruttare, la prova del nove, per così dire. Mi hanno parlato bene della società, delle strutture, della squadra che la scorsa stagione ha bene figurato e vuole ripetersi. Il vice allenatore Pazzini come Cinquetti conosce Papini e mi ha assicurato che è un bravo tecnico, che coi giovani ci sa fare e mi aiuterà a crescere. So che sarà dura guadagnarsi il posto, ora spetta a me non deludere le attese”.

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