Capitan Sabattini si mette in stand by: ‘Ad ottobre mi sposo, a novembre ritornerò sul campo’

Una favola lunga quasi dieci anni quella tra Alberto Sabattini e il Gabicce Gradara. Dopo l’ultimo capitolo, il capitano di lungo corso ha detto per il momento stop con il calcio giocato: ad ottobre si sposa con Eleonora, dopo il viaggio di nozze, a fine anno, se ne riparlerà: “Qualunque società mi vorrà, magari anche il Gabicce Gradara, sarò contento di rimettermi gli scarpini, in fondo ho 35 anni e posso dire ancora la mia. Mi hanno già cercato diversi club, ma ora non posso prendere impegni” dice il capitano originario di Cattolica.

Una promozione in Eccellenza con il Torconca, prima una stagione a Misano in Promozione e poi al Cattolica in Eccellenza, quindi il lungo amore con il Gabicce Gradara che allora era in Prima categoria.

“Quest’ultimo club lo sento un po’ mio – dice Alberto, di professione assicuratore – tanto che i miei compagni mi chiamano ‘uomo società’. Qui ho trovato una famiglia, una seconda casa. Ad ogni fine campionato non riconsegnavo neppure la borsa perché sapevo che avrei ripreso a giocare nella stagione successiva con quella maglia e questo dice tutto. Qui non è mai mancato niente, il legame con la società, i dirigenti, è stato forte e penso che lo stessa cosa valga per il presidente e tutti gli altri nei miei confronti. Ho dato tanto e ricevuto tanto: stima, rispetto e mi sento fiero di essere stato il capitano raccogliendo il testimone di Elia Fabbri. Come lui ho cercato di trasmettere i valori dell’attaccamento alla maglia, della forza del gruppo, della lealtà e correttezza e conto che il mio successore sappia fare altrettanto”.

Il ricordo più bello?

“Senz’altro la promozione dalla Prima categoria alla Promozione con Paolo Cangini allenatore. Di quel gruppo con me è rimasto Lorenzo Costa. Un altro bellissimo ricordo è legato alla ottima stagione con mister Massimo Scardovi, interrotta purtroppo per il covid sul più bello: eravamo al terzo posto e in finale di Coppa Italia. Abbia vissuto insieme bei momenti, con lui era un piacere giocare ed allenarsi. Al di là dei risultati porto con me tanti bei ricordi, rapporti di amicizia e stima verso tutti gli allenatori che si sono succeduti”.

Si aspettava di più dalla stagione andata in archivio?

“C’è l’amaro in bocca, il valore della squadra non rispecchia il bottino finale, si sarebbe potuto fare di più. Bisogna guardare avanti e trarre lezione dall’esperienza. Penso che l’Eccellenza debba essere il traguardo di questa società”.

Sabattini resterà nel calcio a fine carriera?

“Ho ancora voglia di giocare per qualche anno, il futuro è tutto da scrivere: non sarà sul campo come allenatore semmai in un ruolo dirigenziale”. Magari nel Gabicce Gradara.

“La nostra società ti ringrazia per tutto, da uomo a giocatore a uomo società. Sei  stato un riferimento per i giovani che si sono inseriti nella prima squadra, per i nuovi arrivati e per la nostra società – dice il presidente del  Gabicce Gradara Gianluca Marsili a nome della società tutta -. Questi nove anni ci hanno regalato momenti di gloria, di divertimento e anche di sofferenza, a te va un ringraziamento da parte mia e di tutti i dirigenti per quello che hai fatto e ci hai lasciato  e siamo certi che le nostre strade non si divideranno ma in un prossimo futuro si potrebbero incontrare di nuovo perché le porte del nostro club saranno sempre aperte. Grazie capitano, grazie grande Saba”.

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