La promessa di Simoncelli: ‘Il primo obiettivo è crescere mentalmente, poi vengono i gol’

 

Nonostante la giovane età – ha 21 anni – Luca Simoncelli è uno dei veterani del Gabicce Gradara. E’, infatti, alla quarta stagione con la maglia rossoblu: uno con la formazione Juniores dopo i trascorsi al Cattolica e al Torconca, e tre in prima squadra. E’ un attaccante mancino con buoni numeri e lo si è visto in occasione della partita d’esordio contro l’Olimpia Marzocca vinta 3-0: sempre nel vivo della manovra sulla corsia sinistra, un gol di sinistro di ottima fattura. Ecco, il gol. Questa può essere la stagione della sua consacrazione.

“Il sogno sarebbe andare in doppia cifra – dice l’attaccante – , comunque voglio migliorare il bottino degli anni scorsi. Resta il fatto che la squadra viene prima di tutto: vogliamo fare meglio dell’ultima stagione quando la salvezza è arrivata in extremis e io mi sono rotto la caviglia. E se io segno qualche gol sarà più facile raggiungere l’obiettivo e magari toglierci altre soddisfazioni. Dipende tutto da me, anzi da noi”.

Lei non ha svolto la preparazione con la squadra per motivi di lavoro. A che punto è la sua condizione?

“Insieme con altri ragazzi mi sono allenato a parte insieme al preparatore, ora sto recuperando il terreno perduto. Devo trovare il ritmo partita. Comunque non mi lamento; all’esordio sono andato a segno, Bastianoni mi ha messo una gran palla. Penso di aver fatto una buona partita”.

Alla seconda giornata è entrato a partita in corso…

“Ho accusato in settimana una contrattura, sono partito dalla panchina, ho giocato 25 minuti. Ho dato il mio contributo per la rimonta”.

Nell’ultimo turno pareggio in rimonta, 2-2 in trasferta sul campo della Laurentina. Cosa non è andato per il verso giusto?

“L’approccio non è stato dei migliori, rispetto all’esordio siamo scesi in campo con meno tensione e abbiamo pagato dazio soffrendo anche le pessime condizioni del terreno di gioco che non ci hanno permesso di esprimere il nostro gioco. Abbiamo inoltre trovato un avversario che non ha commesso errori dietro, molto determinato. Nella ripresa, in svantaggio di due reti, siano scesi in campo con un altro atteggiamento, più aggressivi e abbiamo riacciuffato la partita. Da un lato c’è da essere contenti del punto per come si era messa la gara, dall’altro c’è rabbia perché si sarebbe potuto fare bottino pieno”.

E’ vero che lei è un giocatore dal carattere esuberante?

“E’ così e in questa stagione, al di là del bottino di gol, devo crescere sotto il profilo caratteriale, fare un salto di qualità dentro e fuori dal campo. Evitare falli inutili e cartellini gialli come quello dell’ultima partita. E’ il primo obiettivo che mi sono posto”.

Simoncelli, lei studia con profitto Psicologia all’Università di Urbino. Cosa chiede al calcio?

“Il futuro sotto dipende solo da me; intanto penso alla mia squadra. Qui a Gabicce mi trovo molto bene, c’è un rapporto particolare coi compagni di squadra, col presidente e con gli altri dirigenti. Giochiamo e ci alleniamo in una struttura splendida”.

PROSSIMO TURNO Il Gabicce Gradara sabato (ore15,30) sarà di nuovo di scena sul campo amico affrontando l’Osimo Stazione, squadra che come quella di Papini, ha 4 punti in classifica in virtù del colpaccio all’esordio sul campo del Villa Musone (3-1) e del pareggio interno col Santa Veneranda (2-2).

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