Trasferta sul campo del San Costanzo: obiettivo dare continuità. Assenti Giunchetti, Lepri e Radoi

Dopo la prima vittoria stagionale a spese della matricola Sant’Orso, il Gabicce Gradara cerca il bis sul campo di un’altra debuttante in categoria, il San Costanzo, ancora a secco ma con una partita da recuperare (un gol fatto e quattro subiti). Si gioca sabato (15,30).

“La cosa positiva è che abbiamo mostrato progressi nello sviluppo della manovra dandole una buona ampiezza, abbiamo colpito tre pali e creato occasioni che non abbiamo sfruttato un po’ per sfortuna e un po’ per mancanza di cattiveria – spiega il tecnico Vergoni – Abbiamo affrontato più serenamente la settimana: i tre punti aiutano anche se siamo consapevoli che dobbiamo migliorare, affinare l’affiatamento tra i reparti”.

Tuttavia l’infermeria resta piena. Quanto pesano le assenze?

“Perdiamo un’altra pedina, l’attaccante Radoi ai box per una elongazione e sono dispiaciuto perché Sorin è un giocatore di qualità e aveva bisogno di una certa continuità per ritrovare al meglio il ritmo partita dopo il lungo stop. Non recuperiamo né Giunchetti né Lepri oltre a Casoli, altre pedine importanti, e Di Addario è in forte dubbio. Diciamo che non è un periodo fortunato e allenarsi a ranghi ridotti ostacola il lavoro”.

Fuori il regista Casoli, ha cambiato modulo passando al 4-2-3-1.

“Con due mediani, Mani può giocare leggermente più avanzato a sostegno della prima punta portando qualità al fronte offensivo. In quel ruolo posso schierare anche Montebelli”.

Che avversario è il San Costanzo?

“Una matricola che ha entusiasmo, organizzata, che ha messo alla frusta il Biagio Nazzaro, ben guidata da un tecnico che stimo e che giocando in casa cercherà di mettere qualcosa in più. Per noi si tratta di un esame da affrontare con la massima concentrazione  cercando di evitare pericolose distrazioni”.

Il Coppa Italia il Gabicce Gradara ha passato il turno a tavolino.

“Abbiamo bisogno di giocare per crescere e mettere minuti nelle gambe, dunque ben venga la Coppa Italia, una occasione per dare spazio ai nostri giovani”.

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