Mister Capobianco: ‘Ho sempre creduto nella forza della squadra, abbiamo ritrovato la serenità’

Il Gabicce Gradara si è salvato nello spareggio salvezza del Magi cacciando all’inferno l’Osimo Stazione e mettendo il sigillo su una stagione molto sofferta, costellata da errori ma anche da una lunga scia di infortuni (basti un dato: sono stati tesserati sette portieri, tra i pali se ne sono avvicendati cinque), il cambio di due tecnici (Filippo Vergoni e Bebo Angelini) e l’esonero del direttore sportivo Filippo Cipriani. Dopo la stagione precedente chiusa con l’eliminazione nella semifinale playoff, tutto si sarebbe aspettata la società tranne che rischiare la retrocessione dopo otto stagioni di Promozione.

“E’ stata una vittoria meritata, abbiamo segnato due reti altre due ci sono state annullate e non ho ben capito il motivo, non abbiamo subito gol. La squadra ha interpretato bene la partita molto delicata e si è mantenuta sufficientemente tranquilla – spiega il tecnico Nicola Capobianco, 42 anni, al debutto in Promozione – . Anche nella seconda parte della partita non abbiamo sofferto più di tanto seppure l’Osimo Stazione cercasse di metterci alle corde. E’ stato un successo del collettivo, siamo stati attenti e determinati, sicuri in fase di possesso e non possesso e il nostro portiere Tacchi in due circostanze è stato molto bravo. E’ una bella soddisfazione e solo ora me ne sto rendendo conto appieno. I ragazzi, dai più giovani ai più esperti, si sono dimostrati giocatori veri. Sono stati bravi e li ringrazio per il loro impegno e dedizione. Il Gabicce Gradara ha dei valori tecnici importanti, per esprimerli avevano bisogno di trovare serenità”.

Ha mai temuto il peggio?

“Dentro di me no perché ero conscio del valore di questa rosa, ho sempre avuto fiducia anche se non nego che c’era preoccupazione perchè mentalmente, quando la società mi ha affidato l’incarico, la squadra era scarica, molto sfiduciata. Con il mio staff ho lavorato sull’ aspetto psicologico, si è creato un legame forte con i giocatori nel rispetto dei rispettivi ruoli, e sul piano tattico abbiamo cercato di migliorare la fase di non possesso modificando qualche posizione nel solito 4-2-3-1, il modulo più congeniale alle caratteristiche dei protagonisti. Ci siamo guadaganti la salvezza con le nostre mani, con un pareggio e due vittorie di fila dopo due ko di fila. Nessuno ci ha regalato nulla”.

Rimarrà sulla panchina del Gabicce Gradara?

“La società deciderà il da farsi nei prossimi giorni. La ringrazio ancora per la fiducia che mi ha accordato, al di là del risultato importante e non scontato che tutti insieme abbiamo raggiunto spero che abbia apprezzato il mio modo di lavorare. Sono a disposizione e pronto a valutare ogni proposta. La rosa è composta da giocatori di qualità e giovani importanti, si può ripartire da buone basi”.

Print Friendly, PDF & Email

   Invia l'articolo in formato PDF